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Trapani città di mare

Litoranea Nord

  • Dovrà essere la grande scommessa del futuro di Trapani. La più bella zona di espansione turistica della città, mortifica dalle amministrazioni che si sono susseguite negli anni. Proviamo a definire un modo di procedere: prima delimitare la zona tra litoranea nord ed una viabilità interna più di confine del nuovo quartiere( es asse via Archi via Livio Bassi), poi fare un inventario delle aree mal utilizzate cui dare una nuova destinazione d’uso turistica, poi definire un regolamento che consenta un edilizia turistica d’avanguardia e di qualità. Poi costituire una società di trasformazione urbana (STU) a maggioranza pubblica che curi una alta e rivoluzionaria
    progettualità definitiva e le convenzioni tra le istituzioni pubbliche ed i privati cedenti e i nuovi investitori. Gli oneri di urbanizzazione ed i canoni concessori correlati dovranno essere utilizzati per riqualificare le sede stradale, riqualificare l’illuminazione, servizi e trasporto pubblico dedicato alle spiagge ed agli alberghi per mantenere spiagge per strutturare un parco urbano tra la sede stradale il mare e la tonnara. Un grande straordinario progetto che dovrà vedere impegnati professionisti ed imprese locali ed internazionali in una virtuosa gara di qualità ed eccellenza che ponga Trapani di nuovo al centro dell’attenzione internazionale

Progetto: Nord waterfront Piano Particolareggiato della Litoranea Nord

  • Il termine inglese waterfront (letteralmente fronte acqua) indica una parte di territorio, riferibile alla linea di costa marittima. In termini progettuali indica un processo di trasformazione, urbana o territoriale, che si colloca tra le discipline dell’urbanistica, della logistica, della rigenerazione urbana, del paesaggio e del real estate. Un’opportunità chiave per lo sviluppo sostenibile delle città europee sta nella rigenerazione delle aree abbandonate o sottoutilizzate lungo il waterfront. Nelle
    città-porto medie e medio-piccole in Europa la situazione è particolarmente complessa: la frammentarietà delle scelte di sviluppo, la presenza di autorità differenti non sempre coese, la bassa disponibilità di risorse e le condizioni di crisi possono rallentare, o rendere sfavorevole, le proposte di rigenerazione basate su modelli integrati di sviluppo città-porto (Carta & Ronsivalle, 2016). Nel caso specifico si ricorda che, per quanto riguarda il solo waterfront marino lato Nord, Trapani ha 5 chilometri di costa, di cui il 100 percento “basse”, con poco più del 10 percento di chilometri occupati da attività economiche, soprattutto da zero approdi turistici. La litoranea Dante Alighieri è considerata dai Trapanesi come un tangenziale più che un boulevard a mare, a sua riprogettazione è un tassello importante del nuovo disegno del lungomare cittadino. La riqualificazione interessa circa 5 km di litorale Da Torre Lighy a Punta Tipa) con spiagge, giardini, piazze, una pista ciclabile, una fascia di macchia mediterranea, e anche prevista la realizzazione di una zona commerciale da affidare in concessione e una piazza sul mare. Il Museo del Mare (intitolato a Sebastiano Tusa), che fa parte del progetto, occuperà gli spazi a cavallo della ex fabbrica del ghiaccio e Torre Ligny. Gli interventi progettuali ricadranno in un pacchetto più ampio di azioni rivolte al processo di riqualificazione urbana, oltre ad individuare una specifica tipologia urbano-costiera, nella fattispecie in oggetto saranno frutto di analisi e strategie per la rigenerazione del fronte mare, attraverso interventi studio di perfettibilità del waterfront e concorsi di idee lanciati dall’amministrazione comunale che nel rispetto delle “biodiversità” dovranno conciliare interventi di carattere urbanistico sociale ed economico. Dobbiamo
    contestualmente al ridisegno della linea di costa nord della città, prevedere un progetto di un intervento di ripascimento della spiaggia con l’alimentazione e riprofilatura della spiaggia mediante l’apporto sabbia provenienti da giacimenti off-shore sottomarini, consentendo il ripristino morfologico delle spiagge soggette alle dinamiche di erosione meteo-marine e il riequilibrio sedimentario del litorale nel modo meno impattante possibile dal punto di vista ecologico e nel rispetto dell’ambiente e nella tutela della fauna presente. La cosiddetta “opzione morbida”, del ripascimento costiero con sabbie da diverse fonti (sottomarine, litoranee, terrestri) per contrastare il fenomeno erosivo, è una delle principali opzioni strategiche che la futura amministrazione intende adottare per la difesa e l’adattamento del sistema fisico costiero agli effetti del cambiamento climatico.

Porto peschereccio

  • Basta con il degrado! Un complesso di straordinario interesse, dove la funzione di servizio in favore delle attività tradizionali legate alla pesca e moderni servizi alla nautica, dovranno trovare una sintesi virtuosa senza divergenze e prevaricazioni. Prontamente sarà convocato un tavolo tra operatori, autorità portuale, Capitaneria di Porto e ASP per valutare un progetto complessivo di sistemazione. L’area del mercato del pesce e della frutta dovrà ricomprendere anche la disastrata ex scuola Buscaino Campo e le zone adiacenti. Dovrà diventare il luogo della spesa “azzurra” di Trapani, con l’esempio del mercato antico di Barcellona;

Progetto: Il mercato ittico all’ingrosso

  • La città di Trapani deve ritornare ad essere il centro commerciale del prodotto ittico in provincia. Il commercio del prodotto ittico è regolato da norme di rango europeo che prevedono adempimenti difficilmente rispettabili in assenza di strutture di vendita idonee come possono essere i Mercati ittici all’ingrosso. La città gode di una struttura all’altezza, unica in provincia, ed il progetto di rilancio è fattibile nel brevissimo periodo, per rendere Trapani per tale fattispecie città filo europea e quindi punto di riferimento degli attori del settore. Negli ultimi anni a Trapani è mancato questo luogo ipotetico di incontro tra domanda offerta e questa mancanza ha generato una situazione di forte difficoltà tra gli operatori del settore soprattutto nel campo della vendita primaria e del commercio al dettaglio. Difficoltà nel reperimento dei prodotti della pesca e crescita di abusivismo che non rende una città punto di riferimento commerciale delle aziende che sono in cerca di elevati standard di riconoscimento del proprio prodotto. La soluzione a questa situazione di stallo creata è il ripristino delle attività di vendita all’ingrosso del prodotto ittico all’interno della struttura di via Cristoforo colombo per il rispetto delle complesse norme di commercializzazione e delle basilari norme in materia di salute pubblica. Non è più possibile assistere alla forma di vendita del “commercio all’ingrosso ambulante” che non esiste nel campo normativo ma che la precedente amministrazione con la chiusura del Mercato Ittico all’ingrosso ha avallato e non vietato pur essendo a conoscenza del “fenomeno del mercato all’ingrosso itinerante in città”. Un esempio di giornata tipo dove i furgoni provenienti da diversi comuni pieni di pesce che girano per la città, in cerca di compratori, e che alle ore 7,00 si collocano fuori la struttura del mercato ittico, trasformato dalla precedente amministrazione in punto vendita al dettaglio. Questa è la fotografia lampante che manca un servizio per questi operatori in continua lotta con le forze dell’ordine.

Colombaia Case Rosse di Ronciglio Lazzaretto

  • La Colombaia e le Case rosse del Ronciglio dovranno essere riconsegnate alla proprietà del Comune, e poi con concessioni di lungo periodo diventare degli alberghi portuali.
  • Il lazzaretto, interamente riqualificato, potrà continuare a svolgere con una nuova e più aperta visione, la sua funzione, anche commerciale per club nautici di eccellenza, che siano a servizio delle scuole di vela e dei rapporti internazionali per l’attività agonistica del mare;

Il sistema dei canali della pre-riserva

  • Il sistema dei canali a mezzogiorno tra le saline è un luogo poco conosciuto, ma è un simbolo del genio trapanese, sospeso tra ambiente e industria, che qui nei secoli, ha realizzato opere idrauliche di altissima qualità. Il recupero tramite finanziamento europeo consentirà di attivare una via d’acqua unica al mondo, come percorso per turisti in avvicinamento alla riserva delle saline, avendo come mezzo di trasporto gli antichi schifazzi, il percorso si collega al mare aperto con il canale della salina zavorra, dietro le case Rosse dell’ospizio Marino, e termina con l’ingresso nel porto tramite il canale di mezzo. L’area di pre-riserva: diaframma tra il porto, le sue banchine ed i suoi piazzali, e la riserva delle saline di Trapani e Paceco , di cui appresso , dovrà essere bonificata dal degrado in cui giace da decenni e vi dovranno essere attivati tutta una serie di servizi annessi alla accoglienza e didattica per i visitatori della riserva, di attracco e sosta lungo le vie d’acqua, di osservazione (bird watching) per gli studiosi della fauna degli ambienti umidi.

La Riserva delle Saline di Trapani e Paceco

  • Nasce nel 1994 dalla volontà di preservare ambiente e attività da secoli emblema della città di Trapani. Paradossalmente l’istituzione della riserva fu chiesta dai proprietari delle stesse saline quando più di trenta anni fa il progetto di piano regolatore pensava di invadere i suoli con strade e ferrovie che avrebbero, forse, valorizzato ai fini edificatori ampie superfici, ma avrebbero irrimediabilmente segnato la fine di un antichissima industria. La riserva dovrebbe svolgere pure un ruolo fondamentale nella promozione del territorio e del turismo, ruolo che fin ora ha svolto al minimo, quando in altre parti del mondo un simile patrimonio sarebbe già oggetto di un giro virtuoso di presenze turistiche e di studiosi. La nuova amministrazione di Trapani intende procedere ad un protocollo di intesa tra il comune di Paceco e l’ente gestore del parco della riserva delle saline ed i produttori, teso ad intraprendere un processo virtuoso di rilancio turistico ambientale del sito in maniera condivisa e sostenibile;

La difesa e la Valorizzazione delle coste

  • È un punto essenziale del nostro progetto per il territorio. Assegneremo una delega speciale alla tutela e promozione del mare e del litorale costiero, che si occupi della pulizia e della riqualificazione delle spiagge, di una migliore sistemazione delle concessioni Balneari, della garanzia degli spazi e delle attrezzature delle spiagge pubbliche, anche per i disabili, della pulitura dei fondali costieri, della lotta all’inquinamento marino e che garantisca l’attenzione del comune per un corretto utilizzo delle zone demaniali.
  • La valorizzazione della “risorsa mare” il litorale nord e il pieno recupero della sua balneabilità;
  • Verifica dell’esistenza di possibili fonti di alterazione della qualità delle acque;
  • Una gestione sostenibile della posidonia spiaggiata, da rifiuto a risorsa energetica (possibile fonte di biogas utile per l’alimentazione del parco vetture comunali);

Il museo del mare, della tradizione marinara e dell’archeologia subacquea

  • Valorizzare il sistema museale, la memoria del passato e le tradizioni popolari rivisitate in chiave moderna (Musei multimediali);
  • D’intesa con la Soprintendenza del Mare il nostro glorioso istituto nautico, realizzeremo il nuovo polo museale del mare, intitolato al Prof. Sebastiano Tusa ricompreso tra le strutture del Ex Lazzaretto ora Lega Navale (polo statico di archeologia subacquea) la Torre di Lighy (polo virtuale rappresentazione virtuale della battaglia navale delle Egadi) l’ex scuola Buscaino campo (polo espositivo dei numerosi relitti di navi e di altri importanti reperti di archeologia subacquea, scoperti o ancora da scoprire nel nostro mare.