L’intervento dello Stato per fermare “l’azione criminale” che si continua a manifestare a Bresciana “con arroganza e pervicacia, incurante e beffarda nei confronti di Istituzioni ritenute deboli e incapaci”.
Era l’agosto 2012 quando l’allora sindaco Vito Damiano scrisse al Ministero dell’Interno a seguito dei continui raid criminali messi in atto a Bresciana e che lasciavano la città a secco. Adesso, quasi 11 anni dopo nulla è cambiato, con continue intrusioni all’interno dell’impianto di Bresciana, ultimo quello di giovedì scorso. Undici anni che comprendono anche i 5 della (mala) amministrazione Tranchida.
La scelta di non controllare i pozzi è inconcepibile. L’attuale amministrazione ha deciso di non installare un sistema di videosorveglianza “vista la conformità dei siti”, come ha precisato l’assessore Romano, perché “sarebbe fin troppo facile eluderlo”. Ed ha anche escluso di procedere con “il servizio di guardiania fissa, considerando che i pozzi distano anche chilometri l’uno dall’altro”.
“La mia solidarietà va alla cittadinanza, costretta a subire l’incapacità amministrativa della Giunta Tranchida – è il pensiero di Maurizio Miceli, candidato sindaco del centrodestra -. Dove sono le Istituzioni? La responsabilità di quanto accade è del sindaco Tranchida. Questa amministrazione ha affidato la qualità e la quantità delle acque che arrivano nelle case dei trapanesi a dei semplici lucchetti, e tutto ciò è assolutamente paradossale. Di sistemi di controllo ne esistono diversi, come il ricorso ad una guardiania affidata a società specializzate, con l’ausilio di mezzi circolanti”.
È stato deciso di lasciare “abbandonati” i pozzi, nei quali, come candidamente ammesso sempre dall’assessore Romano, “non è montato alcun contatore”, per cui non è possibile conoscere il quantitativo di acqua che arriva nelle strutture di rilancio.
“Occorre intervenire anche in un’altra direzione – conclude Maurizio Miceli -: installando dei misuratori di misure di livello statico e dinamico della falda, indispensabili per prevenire danni alle strutture aspiranti. Proprio per la totale incapacità di questa amministrazione, che nel corso dei suoi 5 anni di (mal) governo della città non è stata capace di risolvere un problema grande come quello della sicurezza a Bresciana, la mia solidarietà va alla popolazione trapanese. Ma, state tranquilli, dobbiamo “soffrire” ancora per un mese e mezzo, il tempo che i trapanesi abbiano la possibilità di scegliere chi dovrà (ben) governare i prossimi 5 anni”.
Era l’agosto 2012 quando l’allora sindaco Vito Damiano scrisse al Ministero dell’Interno a seguito dei continui raid criminali messi in atto a Bresciana e che lasciavano la città a secco. Adesso, quasi 11 anni dopo nulla è cambiato, con continue intrusioni all’interno dell’impianto di Bresciana, ultimo quello di giovedì scorso. Undici anni che comprendono anche i 5 della (mala) amministrazione Tranchida.
La scelta di non controllare i pozzi è inconcepibile. L’attuale amministrazione ha deciso di non installare un sistema di videosorveglianza “vista la conformità dei siti”, come ha precisato l’assessore Romano, perché “sarebbe fin troppo facile eluderlo”. Ed ha anche escluso di procedere con “il servizio di guardiania fissa, considerando che i pozzi distano anche chilometri l’uno dall’altro”.
“La mia solidarietà va alla cittadinanza, costretta a subire l’incapacità amministrativa della Giunta Tranchida – è il pensiero di Maurizio Miceli, candidato sindaco del centrodestra -. Dove sono le Istituzioni? La responsabilità di quanto accade è del sindaco Tranchida. Questa amministrazione ha affidato la qualità e la quantità delle acque che arrivano nelle case dei trapanesi a dei semplici lucchetti, e tutto ciò è assolutamente paradossale. Di sistemi di controllo ne esistono diversi, come il ricorso ad una guardiania affidata a società specializzate, con l’ausilio di mezzi circolanti”.
È stato deciso di lasciare “abbandonati” i pozzi, nei quali, come candidamente ammesso sempre dall’assessore Romano, “non è montato alcun contatore”, per cui non è possibile conoscere il quantitativo di acqua che arriva nelle strutture di rilancio.
“Occorre intervenire anche in un’altra direzione – conclude Maurizio Miceli -: installando dei misuratori di misure di livello statico e dinamico della falda, indispensabili per prevenire danni alle strutture aspiranti. Proprio per la totale incapacità di questa amministrazione, che nel corso dei suoi 5 anni di (mal) governo della città non è stata capace di risolvere un problema grande come quello della sicurezza a Bresciana, la mia solidarietà va alla popolazione trapanese. Ma, state tranquilli, dobbiamo “soffrire” ancora per un mese e mezzo, il tempo che i trapanesi abbiano la possibilità di scegliere chi dovrà (ben) governare i prossimi 5 anni”.