Non una concessione che si ottiene ogni 48 ore. Serve un vero piano regolatore delle acque. I pozzi di Bresciana sono prede di furti di rame periodici e nessuno in 5 anni ha voluto installare un sistema di sorveglianza o di antifurto. Nei primi 100 giorni faremo quello che Tranchida non è riuscito a fare in 5 anni: installeremo un sistema di videosorveglianza come in tutti i paesi civili e doteremo i locali di un sistema di antifurto collegato con la sala operativa della polizia municipale. Accade in tutte le città normali non mi sembra fantascienza. Il diritto all’acqua dei trapanesi è affidato a dei banali lucchetti.
Negli ultimi 5 anni Trapani ha perduto 20’000 mq di aree verdi fra il terreno RSA e Sottopasso.
Noi introdurremo il bilancio verde, nei prossimi 5 anni andremo a bilanciare tutti gli alberi perduti in questi anni e realizzeremo il grande parco urbano dedicato ad Agostino Bulgarella, attraverso la riprogettazione della grande area umida posta tra le vie Virgilio, Libica, dietro il terminal bus ATM (156 mila mq) di area naturalistica dell’ex Saline del Collegio. Pensiamo a che città vogliamo consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti.
3/10 - No al sottopasso. Una nuova stazione intermodale.
Come lo facciamo? Con un accordo con Regione siciliana e demanio militare. Senza giri di parole diciamo NO al sottopasso di via Marsala. E lo facciamo con l’impegno dell’assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti, Alessandro Aricò. Disponiamo invece lo spostamento della stazione ferroviaria come previsto dal Piano Regolatore Generale da oltre 20 anni. Dove ora sorge la stazione che taglia in due un pezzo di città sorgerà un’area con un teatro all’aperto per rappresentazioni ed eventi culturali. Basta al degrado, basta alle varianti che agevolano questo o quello, diciamo si alla pianificazione nell’interesse dei cittadini.
La domanda di lavoro qualificato non può generarsi in una città ferma come Trapani è adesso. Gli investitori e imprenditori che si sono affacciati sul nostro territorio sono scappati quando hanno visto una pubblica amministrazione che sa solo porre ostacoli e chiedere tasse. Gli imprenditori sono alleati e non finanziatori muti a cui chiedere solo le imposte. Se l’amministrazione avesse ascoltato i suoi commercianti, i suoi imprenditori, i suoi ristoratori, oggi ci sarebbero più lavoro e opportunità. Una nuova promozione del territorio, unita ad eventi e progetti PNRR ed Europei, da realizzare grazie alle sinergie regionali e nazionali porteranno Trapani fuori dal guado in cui ora si trova.
Trapani è la città degli impianti chiusi. Gli sportivi trapanesi sono da anni inascoltati mentre lo sport è fucina di nuovi cittadini ed elemento di connessione tra scuola e società ed agonismo. Dagli sport acquatici a la “Monte Erice” un patrimonio potenziale enorme da mettere a sistema. Nei primi 100 giorni istituiremo la Consulta dello Sport formata dalle associazioni sportive dilettantistiche e professionali per strutturare insieme strategie e sinergie utili a promuovere lo sport in tutte le sue forme, recuperare le strutture, adire i bandi nazionali ed europei con partnership di assoluto rilievo.
Sono anni che la città non vede un evento culturale di rilievo. Trapani è sparita dal dibattito nazionale. Non vi è una strategia marketing di promozione turistica organica, nonostante il nostro immenso potenziale. Un turismo organizzato, sano e di qualità può essere volano di sviluppo e lavoro. Il marketing turistico poi è frutto di strategie precise, di partecipazione a fiere, di programmazione che permette ai player del settore di pianificare le iniziative sulla nostra città. Questo sarà il lavoro del nuovo Assessore alla promozione della città.
Spianeremo via Fardella, l’ho detto in conferenza stampa e lo confermo. La principale area commerciale della città di Trapani, un viale lungo 2 Km, va ripensato in funzione della valorizzazione commerciale dell’area, dei nuovi sistemi di mobilità pubblica e privata. Va ripensata anche per i pedoni e con zero barriere architettoniche, passeggiare lungo quest’asse viario dovrà generare la stessa sensazione di sicurezza e piacere percepita all’interno dei grandi centri commerciali ma all’aperto
Piazza Vittorio Emanuele da parcheggio a nuova centralità urbana. Nei primi 100 giorni indiremo una
consultazione cittadina e in seguito un concorso di idee per progettare la trasfomazione di questo luogo,
da piazzale anonimo a nuovo centro. Un luogo in grado di fare da cerniera tra il centro storico e la nuova
urbanizzazione. Un nuovo centro che possa ospitare finalmente la vita sociale, culturale, economica.
Una piazza sul mare.
A Villa Rosina realizzeremo un progetto integrato da diffondere a tutte le altre periferie. Il progetto prevede
subito creazione della delegazione comunale per erogare i servizi comunali ai cittadini, poi subito studio di
fattibilità per adire le risorse ai comuni per un impianto di depurazione di acque nere a scala locale, per un
impianto di illuminazione intelligente, per spazi urbani collettivi con aree attrezzate a verde e servizi. A Villa
Rosina nascerà la prima comunità energetica locale.
Mai più allagamenti in 3 azioni. Nel breve termine intervento di controllo e spurgo dell’intera linea tubazioni e caditoie
per arrivare finalmente ad una manutenzione costante. Interventi nelle zone maggiormente a rischio con la posa in
opera di vasche di contenimento collocate sotto terra, verifica ed eventuale sostituzione delle pompe di sollevamento,
sorveglianza tecnica h 24 nelle stazioni di sollevamento durante le allerte meteo e relazione semestrale alla città
dell’assessore al ramo. Nel medio termine verifica e sostituzione delle porzioni di linea di captazione ammalorate o
sottodimensionate. Nel lungo termine progettazione di un nuovo canale in grado di raccogliere le acque e che con
rapidità ed in sicurezza le allontanino dalla zona urbana in direzione di un nuovo impianto di depurazione consortile
salvaguardando cittadini, ambiente antropico e ambiente naturale (riserva delle saline di Trapani e Paceco).
3/10 - No al sottopasso. Una nuova stazione intermodale.
4/10 - Innovazione e lavoro
5/10 - Sport di tutti.
Non una concessione che si ottiene ogni 48 ore. Serve un vero piano regolatore delle acque. I pozzi di Bresciana sono prede di furti di rame periodici e nessuno in 5 anni ha voluto installare un sistema di sorveglianza o di antifurto. Nei primi 100 giorni faremo quello che Tranchida non è riuscito a fare in 5 anni: installeremo un sistema di videosorveglianza come in tutti i paesi civili e doteremo i locali di un sistema di antifurto collegato con la sala operativa della polizia municipale. Accade in tutte le città normali non mi sembra fantascienza. Il diritto all’acqua dei trapanesi è affidato a dei banali lucchetti.
Negli ultimi 5 anni Trapani ha perduto 20’000 mq di aree verdi fra il terreno RSA e Sottopasso. Noi introdurremo il bilancio verde, nei prossimi 5 anni andremo a bilanciare tutti gli alberi perduti in questi anni e realizzeremo il grande parco urbano dedicato ad Agostino Bulgarella, attraverso la riprogettazione della grande area umida posta tra le vie Virgilio, Libica, dietro il terminal bus ATM (156 mila mq) di area naturalistica dell’ex Saline del Collegio.Pensiamo a che città vogliamo consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti.
Come lo facciamo? Con un accordo con Regione siciliana e demanio militare. Senza giri di parole diciamo NO al sottopasso di via Marsala. E lo facciamo con l’impegno dell’assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti, Alessandro Aricò. Disponiamo invece lo spostamento della stazione ferroviaria come previsto dal Piano Regolatore Generale da oltre 20 anni. Dove ora sorge la stazione che taglia in due un pezzo di città sorgerà un’area con un teatro all’aperto per rappresentazioni ed eventi culturali. Basta al degrado, basta alle varianti che agevolano questo o quello, diciamo si alla pianificazione nell’interesse dei cittadini.
La domanda di lavoro qualificato non può generarsi in una città ferma come Trapani è adesso. Gli investitori e
imprenditori che si sono affacciati sul nostro territorio sono scappati quando hanno visto una pubblica
amministrazione che sa solo porre ostacoli e chiedere tasse. Gli imprenditori sono alleati e non finanziatori
muti a cui chiedere solo le imposte. Se l’amministrazione avesse ascoltato i suoi commercianti, i suoi
imprenditori, i suoi ristoratori, oggi ci sarebbero più lavoro e opportunità. Una nuova promozione del
territorio, unita ad eventi e progetti PNRR ed Europei, da realizzare grazie alle sinergie regionali e nazionali
porteranno Trapani fuori dal guado in cui ora si trova.
Trapani è la città degli impianti chiusi. Gli sportivi trapanesi sono da anni inascoltati mentre lo sport è fucina di nuovi
cittadini ed elemento di connessione tra scuola e società ed agonismo. Dagli sport acquatici a la “Monte Erice” un
patrimonio potenziale enorme da mettere a sistema. Nei primi 100 giorni istituiremo la Consulta dello Sport formata
dalle associazioni sportive dilettantistiche e professionali per strutturare insieme strategie e sinergie utili a
promuovere lo sport in tutte le sue forme, recuperare le strutture, adire i bandi nazionali ed europei con
partnership di assoluto rilievo.
Sono anni che la città non vede un evento culturale di rilievo. Trapani è sparita dal dibattito
nazionale. Non vi è una strategia marketing di promozione turistica organica, nonostante il
nostro immenso potenziale. Un turismo organizzato, sano e di qualità può essere volano di
sviluppo e lavoro. Il marketing turistico poi è frutto di strategie precise, di partecipazione a
fiere, di programmazione che permette ai player del settore di pianificare le iniziative sulla
nostra città. Questo sarà il lavoro del nuovo Assessore alla promozione della città.
Spianeremo via Fardella, l’ho detto in conferenza stampa e lo confermo. La principale area
commerciale della città di Trapani, un viale lungo 2 Km, va ripensato in funzione della
valorizzazione commerciale dell’area, dei nuovi sistemi di mobilità pubblica e privata. Va ripensata
anche per i pedoni e con zero barriere architettoniche, passeggiare lungo quest’asse viario dovrà
generare la stessa sensazione di sicurezza e piacere percepita all’interno dei grandi centri
commerciali ma all’aperto.
Piazza Vittorio Emanuele da parcheggio a nuova centralità urbana. Nei primi 100 giorni indiremo una
consultazione cittadina e in seguito un concorso di idee per progettare la trasfomazione di questo luogo,
da piazzale anonimo a nuovo centro. Un luogo in grado di fare da cerniera tra il centro storico e la nuova
urbanizzazione. Un nuovo centro che possa ospitare finalmente la vita sociale, culturale, economica.
Una piazza sul mare.
A Villa Rosina realizzeremo un progetto integrato da diffondere a tutte le altre periferie. Il progetto prevede subito creazione della delegazione comunale per erogare i servizi comunali ai cittadini, poi subito studio di fattibilità per adire le risorse ai comuni per un impianto di depurazione di acque nere a scala locale, per un impianto di illuminazione intelligente, per spazi urbani collettivi con aree attrezzate a verde e servizi. A Villa Rosina nascerà la prima comunità energetica locale.
Mai più allagamenti in 3 azioni. Nel breve termine intervento di controllo e spurgo dell’intera linea tubazioni e caditoie per arrivare finalmente ad una manutenzione costante. Interventi nelle zone maggiormente a rischio con la posa in opera di vasche di contenimento collocate sotto terra, verifica ed eventuale sostituzione delle pompe di sollevamento, sorveglianza tecnica h 24 nelle stazioni di sollevamento durante le allerte meteo e relazione semestrale alla città dell’assessore al ramo. Nel medio termine verifica e sostituzione delle porzioni di linea di captazione ammalorate o sottodimensionate. Nel lungo termine progettazione di un nuovo canale in grado di raccogliere le acque e che con rapidità ed in sicurezza le allontanino dalla zona urbana in direzione di un nuovo impianto di depurazione consortile salvaguardando cittadini, ambiente antropico e ambiente naturale (riserva delle saline di Trapani e Paceco).
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